Si è conclusa come buon senso suggeriva una delle vicende più surreali fra quelle che hanno investito il giornalismo del vino negli ultimi anni. A Trento l’appello ha capovolto il verdetto incomprensibile che era stato pronunciato un anno fa a Rovereto.
Anche a noi, che avevamo sostenuto Maurizio Gily, questa è una notizia che fa strapiacere.

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