chiuso

Ieri verso mezzogiorno mi telefona una collega e mi chiede a quale cantina bussare per fare una degustazione e acquistare eventualmente qualche bottiglia di vino.

E’ in giro, in lungo e in largo, per il Trentino dal mattino in compagnia di un’amica di Milano e vorrebbe portarla  a visitare una delle nostre cantine. Inutilmente, perché è domenica e le cantine di domenica (ma spesso anche di sabato) sono chiuse.  Certo – penso -, ci sarebbe il bel meeting da Grigoletti, a Nomi: ma immagino sia troppo affollato, come in effetti lo è stato (4 mila visitatori), per  suggerirlo alle ragazze, in cerca di una degustazione condotta con calma.

Le chiedo un paio di minuti e faccio una telefonata ad una Sociale, dove so che è in corso un evento extra vino. “L’enoteca è chiusa”, mi risponde una gentile signorina, ma poi aggiunge “tuttavia siamo ben contenti di aprire le porte e di procedere ad una degustazione le sue amiche“. Bene. La disavventura domenicale delle due turiste enoiche, alla fine, si conclude nel migliore dei modi. Ma resta, pur sempre, una disavventura. La disavventura del turismo del vino e del territorio in Trentino.

Ah, ho poi saputo stamattina che le bottiglie ieri sera sono finite a Milano sulla tavola di Beppe Servegnini.