Si sta avviando vero la conclusione, con una tornata di audizioni sul territorio, il procedimento di revisione sistemica del disciplinare che regola la DOC TRENTINO, iniziato nel 2012. Ci sono molte cose che non mi piacciono, in questa proposta di revisione, e mi auguro che qualcuno, per tempo, prenda l’iniziativa di chiedere  a Consorzio Vini del Trentino un radicale ripensamento. Tuttavia, fra le tante cose che non mi piacciono e che mi fanno pensare che questa sia una nuova occasione perduta per un modello di viticoltura di qualità – ma ne scriverò diffusamente più avanti -, ce ne sono alcune che invece considero positive e sacrosante. Oggi ne anticipo una a proposito della Schiava. Delle altre cose positive (poche) ne scriverò in altro momento.
Dunque. la Schiava. Il nuovo disciplinare ne prevede il definitivo sdoganamento e, al pari delle altre varietà, la inserisce a pieno titolo nel sistema della DOC. Oddio una scelta un po’ alla trentina: quando ormai la Schiava non c’è più – nel senso che è sparita dalle campagne della provincia e ora rappresenta solo il 2,5 % delle coltivazioni -, il sistema decide di tutelarla organicamente. Meglio tardi che mai. Anche se ormai i buoi sono scappati dalla stalla e viene naturale chiedersi a cosa serva mettere mano al disciplinare per tutelare ciò che non esiste. Comunque, oggi siamo ottimisti, e vediamo il bicchiere mezzo pieno.
Fino ad oggi, ancora oggi, la Schiava è relegata nelle pieghe della Doc Trentino, come base per il Kretzer Trentino e per il Sorni Rosso. Oltre ad essere la materia prima per la DOC Caldaro e per la Casteller. Alla Schiava, inoltre, compete la DO Valdadige e le varie IGT che insistono sul perimetro provinciale. Questo lo stato attuale.
Da domani, se questa bozza di proposta diventerà definitiva ed entrerà in vigore, per quel che resta della Schiava (Gentile, Grossa e Grigia) sia apre l’orizzonte della TRENTINO DOC e della TRENTINO DOC SUPERIORE.
Le due tipologie previste sono la Schiava e la Schiava Gentile.

TRENTINO SCHIAVA E TRENTINO SCHIAVA GENTILE

Produzione vino/ettaro: 105 ettolitri

Produzione uva/ettaro: 15 tonnellate

Alcol minimo naturale: 10,0 (% vol)

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TRENTINO SUPERIORE SCHIAVA E TRENTINO SUPERIORE SCHIAVA GENTILE

Produzione vino/ettaro: 84 ettolitri

Produzione uva/ettaro: 12 tonnellate

Alcol minimo naturale: 10,5 (% vol)

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