Fra le tante email che ho ricevuto, e che continuo a ricevere, in questi giorni segnati dall’emergenza peronospora, ho scelto di pubblicare questa breve lettera firmata da un contadino della Piana Rotaliana:

Seguo sempre con molta attenzione ciò che scrivete su Trentino Wine; finora non sono mai intervenuto, ma questa volta voglio dirvi anch’io che ne abbiamo piene le tasche di questo modo di fare del sistema vitivinicolo cooperativo, che ci impone in continuazione scelte calate dall’alto, senza mai una discussione e una condivisione preventiva.

Non se ne può più, per esempio, di questa vicenda della certificazione dell’Ape Maia  (SQNPI); possibile che tutto sia stato deciso senza un’adeguata informazione, senza un confronto preventivo con noi viticoltori? Possibile? Abbiamo partecipato ad inutili assemblee come quella per spiegare la funzionalità del quaderno di campagna multimediale, ma di questi argomenti, così impattanti  sul nostro lavoro e sulla nostra vita, neanche una parola. Ma dove siamo? Nella repubblica delle banane? Se questo è il loro modo di fare meglio espiantare tutto e tornare al mais come una volta.

Grazie e saluti.