La vendemmia 2017 è pressoché archiviata almeno qui in pianura, mancano ancora poche varietà da assicurare alle mani esperte degli enologi in cantina, ma sono piccole quantità rispetto alla massa già incantinata, tralascio ogni commento relativo all’annata trascorsa ci sarebbe materiale per un altro post.
Il viticoltore ottimista guarda avanti e per dimenticare le problematiche passate, finita la raccolta fa i suoi buoni propositi per l’annata agraria che fra qualche settimana ricomincerà. Sembra cadere a fagiolo questo decalogo presentato da VERTEBLOG, il blog della Sezione di Zoologia dei Vertebrati del MUSE.

Questo prezioso documento che si intitola: “Dalla teoria alla pratica: un decalogo di buone pratiche per favorire gli uccelli e la biodiversità in vigneto” è frutto di un lavoro fatto dai tecnici del MUSE della sezione Zoologia in sinergia con l’Unità Viticoltura del Centro di trasferimento tecnologico della Fondazione Mach di San Michele all’Adige, ed è stato predisposto su due livelli:
1) buone pratiche a livello di paesaggio agricolo
2) buone pratiche a livello di vigneto.
Alcune pratiche riguardano la gestione diretta del singolo vigneto e richiedono un minimo sforzo in termini economici o di impegno e pertanto potrebbero essere adottate benissimo dal singolo viticoltore, altre pratiche invece potrebbero essere sostenibili solo attraverso forme di aggregazione tra agricoltori o meglio ancora coinvolgendo soggetti terzi ad esempio le Cantine Sociali, i Consorzi di Produttori, o di Bonifica e anche gli Enti Pubblici.
Sarà capace la viticoltura trentina di organizzarsi e dare concretezza a questo decalogo?
Io spero e mi auguro vivamente di sì.
Qui il link al decalogo