Se ne è andato poco fa, improvvisamente, a 86 anni, il grande vecchio del vino trentino (e non solo): Leonello Nello Letrari. Non lo incontravo da molto tempo. L’ultimo ricordo che conservo nitido risale forse ad un paio di anni fa: un saluto con la mano e un filo di voce da una finestra della sua cantina alle porte di Rovereto.
Prima, fra di noi, c’erano state tante parole e tanti incontri. E ogni volta ne ero uscito arricchito. Ammaestrato. Stimolato a nuove idee e a nuovi orizzonti. Era, è stato, un maestro il Nello. Un maestro e un pioniere di metodo classico. Un maestro e un pioniere di bordolesi. Un maestro di vino e di territorio. Un uomo dallo sguardo lungo e dai piedi ben piantati per terra. La terra dei suoi vigneti. Ma anche la terra dei suoi sogni di ragazzo, innervata dal desiderio di riscatto e di futuro.
Con lui, questa sera, se ne è andato uno degli ultimi testimoni e protagonisti di un Trentino enologico e di impresa che sapeva dialogare alla pari con il resto del mondo. E lo faceva, senza complessi di inferiorità ma con l’insaziabile sete di imparare, con un linguaggio moderno e una consapevolezza orgogliosa del territorio e dell’identità che oggi non ci sono più.
Un abbraccio silenzioso da TERRRITORIOCHERESISTE a Lucia e a Paolo che ne raccolgono l’eredità.