Fra poco le spoglie mortali del vecchio patriarca del vino Leonello Nello Letrari saranno tumulate nella terra del suo paese natale, Borghetto all’Adige, fra i vigneti della Terra dei Forti e della Val d’Adige. Affinchè tutto non si comsumi nella circostanza e nel rito, affinché la memoria di quest’uomo dallo sguardo lungo non si perda in un arido ricordo ingessato, proponiamo subito la costituzione di un Seminario Permanente a lui intitolato.
Leonello era un signore d’altri tempi, abituato combattere i signori dalle belle braghe bianche con le loro stesse armi. Nobili in disfacimento, manager arrembanti o alti burocrati che fossero. Leonello si è dovuto piegare, ma non si è spezzato mai di fronte ai soprusi, rimettendo ogni volta la schiena dritta dopo aver dato l’impressione di cedere. Tattico, accorto e fine stratega lui, vaso di coccio fra vasi di ferro. Insomma, un padre vero per chi, come lui, non voleva, e non vuole, calare le brache.
Per questo dovremmo sentire, sentiamo, il bisogno di non tradire la sua eredità. Perché le sue idee, le idee che alimentavano il suo bisogno di futuro, sono anche le nostre
Senza indugio, quindi, propongniamo di dar vita ad un seminario permanente col suo nome, da valutare nelle forme, ma non nella sostanza. Pensiamo all’idea di un Trentino di Qualità, a un Trento all’altezza della fama che si è meritata anche per il suo impegno nella spumantistica. Una piattaforma aperta, libera e concludente in un mondo gattopardesco in cui Nello ha saputo navigare, facendo. Costruendo.