Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia
Nicolas Bouvier

Chi se lo sarebbe aspettato che in una degustazione con altri uvaggi più importanti per tradizione, quello che avrebbe colpito più tutti sarebbe stato una Nosiola. La dimostrazione più lampante di quando un uvaggio può sorprendere e creare emozioni inaspettate, in questo senso si è avuta con Vigneti delle Dolomiti  Nosiola Largiller 2010 Cantina Toblino.

Una Nosiola raccolta al giusto grado di maturazione, ma non sovra matura o sottoposta ad appassimento, lavorata con una tradizionale vinificazione in bianco, conservata per 5/6 anni in botti grandi di 30 ettolitri e più, e che, a distanza di sette anni, evidenzia una tenuta incredibile, arricchita al naso da sentori di frutta a polpa gialla, sbuffi di miele di acacia, dove domina la mela cotogna ben matura e in bocca che si riempie di questo nettare, stecca di vaniglia e fiore di camomilla, ancora mandorle e piacevole pesca, note speziate, noce fresco e sapido con un’armonia mirabile con una persistenza lunghissima. Un cartone di questo finirà nella mia cantina.