La forza sconvolgente del vino penetra l’uomo
e nelle vene sparge e distribuisce l’ardore

Tito Lucrezio Caro

Cantine del Notaio non è solo eccellenze di Aglianico rosso: anche il rosato (Il Rogito) è veramente meraviglioso. Anche lui ottenuto da solo Aglianico, vitigno ai molti ancora sconosciuto. Il colore è bello carico ma le note che intrigano riguardano l’olfattiva densa e piena di sensazioni fulgide. Tocchi di piccoli frutti rossi carnosi e dolci, penso a delle more selvatiche, gelsi Rossi baciati dal sole. Spaziatura eccelsa tra bacche e sottobosco, penso ai funghi e a foglie secche.

Un rosato che sembra un rosso per impatto ed emozione, quest’anno anche premiato come miglior rosato al Vinitaly tanto da suscitare la mia curiosità di assaggiarlo alla fonte, prima di arrivare al resto dei loro vini. Bocca piena e corrispondente al naso, quasi carnoso e sciropposo di frutta rossa. Passa un anno di barrique nuove e per me è proprio un signor rosato.

E mi chiedo: come sarebbe il mondo senza i rosati?