Le Città del Vino saranno presenti alla prima edizione di MeBiForum – Mediterranea Biodiversity (Palermo, 21-23 novembre), per anticipare le linee guida del XV Rapporto sul Turismo del Vino in Italia, il più importante osservatorio sull’enoturismo nel nostro Paese, curato dal 1999.

“Oltre 14 milioni di accessi annuali in cantina tra turisti ed escursionisti del vino, circa 3 miliardi di euro di fatturato annuo per la filiera allargata del turismo del vino e un numero elevatissimo d’eventi a tema lungo la Penisola durante tutto l’anno – sottolinea il professor Giuseppe Festa, coordinatore scientifico dell’Osservatorio delle Città del Vino e direttore del corso di Wine Business all’Università di Salerno -. Parte da queste evidenze, che riporteremo al Wine Business Forum di Palermo, la ricerca già avviata dall’Osservatorio Nazionale di Città del Vino che avrà come risultato il XV Rapporto sul Turismo del Vino in Italia e che sarà articolato in tre sezioni: Comuni, Cantine e Turisti”.

Il professor Giuseppe Festa e il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon, recentemente riconfermato alla guida dell’Associazione Nazionale durante la Convention d’Autunno in Sardegna, lo scorso ottobre, interverranno al MeBiForum il 23 novembre nella giornata dedicata al Wine Business Forum, dal titolo “Il Vino Oggi e Domani” che metterà a confronto il sistema delle imprese vitivinicole con le nuove sfide del mercato internazionale.

“Il turismo del vino è un capitolo irrinunciabile per lo sviluppo dei territori rurali e interni – aggiunge il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Oltre 14 milioni di visitatori l’anno, un giro d’affari che sfiora i 3 miliardi di € sono grandi numeri, ma il potenziale è molto più ampio. Come dimostra l’esperienza di altri Paesi o dei piccoli Comuni, penso a Montalcino con 1,5 milioni di arrivi l’anno, l’enoturismo è una scommessa sul futuro del Paese, sui territori e la difesa dell’ambiente, sull’imprenditoria, sui giovani e il lavoro, sulla cultura e gli scambi internazionali. Alle istituzioni diciamo di crederci di più e di fare il possibile per far emergere tutto il potenziale enoturistico italiano – conclude Zambon – perché l’enoturismo può dare un aiuto alle famiglie e alle economie locali, è un canale di sviluppo e un modo per combattere una fetta di disoccupazione. E di questi tempi è un bel contributo”.

Elaborato a partire dal 1999 l’Osservatorio Nazionale sul Turismo del Vino, la fonte più autorevole in Italia in materia di enoturismo, è oggi alla XV edizione, la cui Anteprima sarà presentata agli operatori del settore a Milano alla prossima Borsa Internazionale del Turismo, in programma dal 10 al 12 febbraio 2019. 

“I risultati dell’ultimo Rapporto, in combinazione con le evidenze maturate con le edizioni precedenti e da altre ricerche dell’Osservatorio – aggiunge il professor Festa – consentiranno di rappresentare al Wine Business Forum di Palermo lo stato dell’arte e le principali prospettive del turismo del vino in Italia, anche in uno scenario di competitività a livello internazionale”.