Dopo la novità dei partiti che hanno vinto le elezioni e delle facce dei nuovi assessori, si intravedono novità anche nelle prime formulazioni del neo presidente della Giunta Provinciale

E alcune delle cose nuove si preannunciano interessanti per il territorio che resiste.

Il past president Rossi, a dire il vero senza una grande innovazione, aveva trattato gli argomenti territoriali da ripartire fra gli assessori in continuità della precedente Giunta Dellai del 2008.

la PROMOZIONE nelle mani prima di Mellarini e poi di Dallapiccola era qualificata così:

interventi per la promozione e la commercializzazione dei prodotti trentini a favore delle imprese singole e associate

Invece il TURISMO secondo Rossi , e prima secondo Dellai, era questo:

turismo e industria alberghiera, comprese le guide, i portatori alpini, i maestri di sci e le scuole di sci. Che è del resto pari pari la competenza definita dallo Statuto di Autonomia.

Fugatti si smarca da questa posizione dei suoi predecessori e nel decreto definisce così le competenze del suo nuovo assessore Failoni:

promozione territoriale, ivi compresi gli interventi relativi ai prodotti trentini

turismo e relativo sistema territoriale

Ora può benissimo essere solo una foglia di fico: chiamiamo con nuovi nomi le cose vecchie e morta lì.

Ma se le parole contano qualcosa salta all’occhio la differenza fra promuovere i prodotti trentini a favore di imprese singole e associate e promuovere invece il Territorio trentino; volendolo leggere a proposito del vino, per esempio, si può pensare che conta presentarsi come territorio e non come singoli vitigni? così come conta superare le divisioni fra vignaioli e cooperative?

E pensare al turismo e relativo sistema territoriale significherà vedere di più le connessioni e l’insieme piuttosto che fare una politica indirizzata alle categorie?

Sarà diverso ragionare in termini di territorio turistico da proporre -diciamo pure da vendere -, anziché curare separatamente gli interessi degli albergatori e dei maestri di sci? Interessi fra l’altro spesso contrapposti se pensiamo ai maestri di sci locali che vedono come fumo negli occhi le comitive di turisti con maestri di sci al seguito ospitati dagli albergatori.

Non siamo adesso qui per dare ragione agli albergatori o ai maestri, o ai vignaioli e alle cooperative industriali ma si può registrare il tentativo di affrontare i problemi come sistema anziché come parti separate?

Magari si scopre che Fugatti legge il territoriocheresiste.

E’ sempre bene aspettare prima di dare giudizi e il tempo dirà se dietro le parole diverse ci sono politiche diverse, oppure se abbiamo intravisto un’intenzione che semplicemente non c’era.