Record di valori e quintali assicurati per la campagna assicurativa 2019. Oltre 430 milioni di euro di produzioni agricole sono tutelate da uno strumento assicurativo.

Il forum di Co.Di.Pr.A. tenutosi lo scorso sabato in Predaia è stato l’occasione per fare il punto sui vari progetti per il mondo agricolo e partenariati europei per l’innovazione (PEI) in cui Co.Di.Pr.A. è partner, nonché sulla campagna assicurativa 2019 che vede sfondare il muro dei 430 milioni di euro di valori assicurati per il Consorzio di difesa di Trento Co.Di.Pr.A. e con il 90% della produzione coperta da assicurazione.

“L’annata 2019 – spiega Andrea Berti, direttore di Co.Di.Pr.A. – ha visto un ulteriore aumento dei valori assicurati, che per il Consorzio supera i 430 milioni di euro oltre ad ulteriori 515 milioni di euro coperti con soluzioni mutualistiche. In particolare – continua il direttore – nella nostra provincia sono assicurate oltre il 90% delle mele, l’85% delle ciliegie e il 75% dell’uva con una media che sfiora il 90%. A concorrere al record anche le produzioni assicurate fuori provincia che sono arrivate ad un valore di circa 135 milioni di euro (progetti innovativi e di filiera nell’ambito di accordi quadro con Ismea, Asnacodi, il ministero dell’agricoltura e Anve).

Sul fronte dei danni – spiega Berti – ad oggi si sono registrati fenomeni calamitosi in alcune aree della nostra provincia come nella zona di Denno, Campodenno in Val di Non, in Valsugana, nelle Giuducarie (Stenico e Dorsino), nella zona di Trento Sud e in Vallagaria. Fenomeni, fortunatamente, che hanno interessato aree abbastanza limitate. Già da inizio settimana sono in campo i periti delle compagnie di assicurazione per stimare i danni e procedere con eventuali indennizzi” – specifica il direttore.

Grande soddisfazione per le numerose adesioni ai fondi per la stabilizzazione del reddito (IST) dedicati al mondo melicolo e zootecnico, “oltre il 70% dei nostri associati – evidenzia Giorgio Gaiardelli, presidente Co.Di.Pr.A. – ha aderito a questi innovativi strumenti di gestione del rischio. Come Consorzio siamo stati i primi a livello nazionale a credere nei fondi IST, supportando le adesioni dei nostri soci ai fondi che prevedono una contribuzione pubblica del 70%”.