Sulle gazzette locali oggi non c’è traccia della decisa presa di distanza dei giovani cooperatori trentini dalla gestione iperindustralista di SAIT. Territoriocheresiste ne aveva data notizia ieri mattina. Visto l’odierno silenzio della grande stampa trentina, la sola conclusione che riesco amaramente a trarre è questa: io devo aver perduto per strada il senso della notizia. Ammesso che ce l’abbia mai

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Dopo l’esclusione di un gruppo di panificatori di territorio dal ventaglio dei fornitori del consorzio di secondo grado della cooperazione di consumo, l’associazione giovani cooperatori trentini, ha elaborato un documento in cui chiede a SAIT di chiarire la sua identità  e la sua aderenza ai volori guettiani delle origini Questo il testo integrale: La frenesia della quotidianità del nostro millennio

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[ illustrazione a cura di  Domenico La Cava© ] In questo tempo di pandemia globale, nel settore del vino si possono rilevare notevoli similitudini fra gli effetti del CoVid-19 con quanto successe nel 1986 con lo scandalo del metanolo. Ci sentiamo terremotati oggi non meno dello sconquasso che allora subì il settore a seguito dei 23 morti e centinaia di lesionati permanenti (soprattutto

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Nominata Marica Sartori dal Consiglio di amministrazione di Co.Di.Pr.A. come nuovo direttore che subentrerà ad Andrea Berti, chiamato a dirigere Asnacodi a Roma. Soddisfazione da parte del presidente Giorgio Gaiardelli per il progetto condiviso. Il Consiglio di amministrazione di Co.Di.Pr.A. – Condifesa Trento nella seduta del 5 maggio ha nominato ad unanimità Marica Sartori come nuovo direttore del Consorzio che

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L’interessante Rapporto 2018 sul Prosecco edito dal Consorzio di riferimento e l’ottava edizione del Dossier Spumanti allegato all’ultimo numero del Corriere Vinicolo, insieme producono un’analisi molto esaustiva della situazione e delle prospettive del comparto bollicine, sommamente interessanti anche per il Trentino delle basi spumanti. Relegata a pagina 35 e in taglio basso sul dossier del Corriere, compare anche un’intervista a

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[ illustrazione a cura di  Domenico La Cava© ] Riduzione delle rese (e delle rivendicazioni): il dado è tratto. Una delle più grandi denominazioni italiane, e quindi mondiali, quella del Pinot Grigio industriale,ha avviato l’iter per il taglio drastico della rivendicazione della produzione doc da immettere sul mercato. Lo ha deciso un paio di giorni fa il CdA del Delle Venezie Doc. Una

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La Commissione europea ha appena licenziato una norma che introduce una deroga alla restrittiva disposizione generale che regola le operazioni di arricchimento, acidificazione e deacidificazione del vino; consentendone l’esercizio anche nelle zone limitrofe a quelle di raccolta delle uve. Ora l’iter proseguirà in aula. E, visti gli interessi industriali in gioco, la deroga sarà servilmente approvata dagli euromezzadri di Strasburgo.

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Francia superstar. La top ten italiana è dominata da Toscana, Piemonte e Veneto. Tra le etichette più quotate il Barolo Monfortino di Giacomo Conterno, il Masseto, il Sassicaia, l’Amarone di Giuseppe Quintarelli, il Sorì Tildin di Angelo Gaja e il Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera. In Trentino quotazioni record per lo spumante Giulio Ferrari Riserva del

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[ illustrazione a cura di  Domenico La Cava© ] ———————————————————- Il Tribunale del riesame di Trento, ieri, ha dissequestrato la tenuta mezzacoronara di Feudo Arancio, in Sicilia. Possedimenti scaraventati qualche mese fa nel vortice maleodorante di un’inchiesta per riciclaggio di beni mafiosi: si tratterebbe di robe poco edificanti risalenti a vent’anni fa. Affari e affaristi di cui da vent’anni si

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