La scala era polverosa, e le pareti non erano state rinfrescate da tempo. Salendo incrociarono un giovane che teneva in mano un fascio di carte. Sul pianerottolo, la Cavalletta li aspettava vicino a una porta socchiusa. Li fece entrare in un ufficio piuttosto grande ma tutt’altro che lussuoso. Sembrava che fosse stato arredato cinquantanni prima, era buio, e vi aleggiava

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