Finalmente. Sì, finalmente. Finalmente la politica, seppure quella confinata nello scomodo ruolo dell’opposizione, si accorge che la viticoltura è un fatto politico. Anche un fatto politico. Forse soprattutto un fatto politico. Su cui la politica ha il diritto, e il dovere, di esprimere un’opinione. Di rivendicare un punto di vista. Di elaborare una chiave di interpretazione dei fatti.  A squarciare il pavido

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