Qualcuno fra i lettori più acuti è in grado di immaginare, anche solo lontanamente, a cosa potrei alludere se usassi espressioni del tipo “Serendipity nel giardino dei miei sogni” oppure “Un indovino mi disse” o ancora “Riflessione su dove vorrei essere, qui”? E allora? Ci siete arrivati? No, non sto alludendo né al capolavoro di Tiziano Terzani, né ad un manuale sull’arte della felicità

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