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CÀ DEL GARDA – LOPPIO DI MORI (TN) –  01 MARZO 2024 ORE 19: TEROLDEGO (r) EVOLUTION: LA MEGLIO ANNATA ROTALIANA PRODUTTORI: DE VESCOVI, DE VIGILI, DONATI, DORIGATI, ENDRIZZI, FORADORI, GAIERHOF, MARTINELLI E ZENI   conduce la degustazione la sommelier professionista ROSARIA BENEDETTI Sono nove aziende e undici liberi viticoltori. Sono i figli di ultima generazione delle cantine che hanno fatto

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Conto alla rovescia per il Beaujolais Noveau In Trentino è già sulle tavole il Novello di Teroldego Novembre, è tempo di vino novello. Un rito che si rinnova di anno in anno soprattutto in Francia dove la data di uscita del Beaujolais Noveau (il terzo giovedì di novembre e non sono ammesse deroghe) è preceduta da un battage che scandisce,

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Francesco Devigili, presidente di Terlodego Evolution L’emergenza sanitaria in atto sta mettendo a dura prova l’intero sistema vitivinicolo Trentino che, volente o nolente, deve essere salvaguardato dal Consorzio di Tutela. Anzitutto, si rileva come la tutela debba necessariamente passare attraverso le politiche economiche di prezzo. Non possiamo pensare di riuscire a vendere tutte le scorte che ognuno detiene in cantina

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Sempre e per sempre Teroldego. È il rotaliano, non solo Doc, a vincerei il rally trentino dei Vinibuoni d’Italia 2020*, aggiudicandosi 7 (su12) “Corone”, il massimo riconoscimento conferito dall’unica guida italiana interamente riservata agli autoctoni; sebbene da qualche anno sia stato inserita anche una sezione dedicata ai vini spumanti. Solo un passo indietro, con la “Golden Star”, altri due vini

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Basterebbe il concorso enologico organizzato dalla Fondazione Mach e dedicato, si fa per dire, ai “vini di territorio“, per raccontare esaurientemente il paradosso trentino. La premiazione è avvenuta oggi a Vinitaly, nello stand dell’Istituto Agrario lustrato di fino in vista dell’arrivo della folla dei politici e della loro corte adorante. La presenza concelebrante, accanto al presidente Segrè, anche del neo presidente

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La notizia è buona. Anzi buonissima. E assomiglia ad un calcio negli stinchi, ben assestato, alla governance delle povere e vilipese denominazioni di origine locali. Oggi saldamente imprigionate nello schema violento imposto dagli industriali cooperativi. Così, mentre il sistema continua a buttare fumo negli occhi a chi da anni chiede di avviare un serio processo di ristrutturazione della piramide delle

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