Ripeto alcune note dell’assaggio del Giulio Riserva del Fondatore 99, recentemente degustato.

Il Giulio Ferrari si può tranquillamente considerare il fuoriclasse portabandiera della spumantistica nazionale. Più volte nelle nostre degustazioni, è stato inserito in batteria con alcuni Champagne (specialmente Dom Perignon) e devo dire che in più di un’occasione ne è uscito vincitore. Certo, davanti ad un Bollinger RD o Dom Ruinart (tanto per restare sulla Terra e non parlare di Krug 90, Le Mensil o Salon e decollare sulla Luna) il discorso cambia.

Erano almeno un paio d’anni che non lo assaggiavo in quest’annata, e ne sono rimasto piacevolmente colpito.

Si è presentato di uno splendido colore giallo oro brillante, con perlage finissimo e persistente, al naso subito note citrine, poi mela matura e frutti tropicali; in bocca l’entrata è decisa, si amplifica sul palato che è un autentica goduria, piuttosto secco , leggermente sapido sul finale anch’esso decisamente lungo.

L’abbiamo ben abbinato all’antipasto, costituito da crostini di pane con trota marinata.

Adeguatamente conservato, puo’ regalarci ancora tante ma tante soddisfazioni.

Infatti anche la 99 si è rivelata un’annata ancora giovane per un vino così; da dimenticare in cantina per qualche anno. Personalmente, punteggio 91