Il post di qualche giorno fa sul Pinot Grigio e il concetto di nonluogo, inaspettatamente ha sbaragliato ogni record di letture e di partecipazione da parte dei lettori: 114 commenti (almeno fino ad ora). Alcuni intelligenti, altri meno. Alcuni assai argomentati, altri meno. In ogni caso mi è parso un bel lavoro; non quello di Cosimo (io), ma quello dei lettori che hanno partecipato, tutti, in modo appassionato a questa discussione. Alla fine, ne è uscito quasi, dico quasi, un Piano Vino. O almeno un’ossatura attorno alla quale, chi ha la competenza istituzionale per farlo, potrebbe cominciare a ragionare. Sappiamo che nessuno lo farà. Comunque, siccome sono un inguaribile ottimista ho preparato un file in Pdf da poter scaricare, e consultare comodamente anche off line. E gli ho dato pure un nome: Piano Vino del Canarino (Titty). Essì, perché l’idea di quel post, mi è venuta, a parte la contingenza della visita di Primo Oratore alla cantina di Roverè della Luna e quella della pubblicazione della foto del famigerato cartello roveraidero su Facebook, l’idea mi è venuta, dicevo, dopo tante conversazioni in chat con uno dei nostri commentatori storici, uno di quelli che partecipano alla vita del Blog, con vari pseudonimi – ora appunto Canarino Titty –, fin dalla prima ora. Non lo conosco personalmente, ogni tanto ci si incrocia in facebook e ci si scambiano opinioni e punti di vista. Di lui so solo che è un contadino cooperativo (orgogliosamente cooperativo) delle terre a nord di Trento. Niente di più. Di solito le nostre opinioni non collimano. Ma questo importa poco poco. Lui mi sembra una persona sveglia e intelligente. E competente. Ma soprattutto in buona fede. Di Pinot Grigio, che lui coltiva in gran quantità, ne abbiamo parlato a lungo. Da qui l’idea di quel post. E da qui l’idea, che vuole essere un omaggio, oltre che a Canarino, anche a tutti i nostri lettori, di chiamarlo il Piano Vino del Canarino.
– Il Piano Vino di Canarino (pdf)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Complimenti Canarino!! 😉 dopo questo direi che…possiamo festeggiare 😛