unnamed (3)Caneva Academy Diary è il tentativo di passare dal semplice assaggio del vino ad una piccola forma di auto-produzione. E’ un tentativo che vogliamo raccontare nel mentre che ci stiamo provando. Puntata dopo puntata spiegheremo come sta andando e quali sono i dubbi, le certezze e le domande a cui ci troveremo davanti.

“Noi” siamo un gruppo di amici, semplicemente appassionati. Non siamo un’associazione, non siamo qualcuno, non siamo nemmeno portatori di un qualsiasi interesse nel mondo del vino.

Da tempo dunque bolliva in pentola questa idea di farci il nostro vino, senza sapere assolutamente nulla di come si fa. E c’era anche il desiderio di sperimentarsi, di provare a capire cosa c’è veramente dietro a quella bottiglia che si assaggia, a quelle “do piche de ua”.

La prima cosa è stata quella di trovare una barrique, ed è saltata fuori un po’ per caso e un po’ per destino; la seconda cosa è stata trovare qualcuno che ci vendesse un prodotto semilavorato da mettere nella botticella, e in questo ci ha aiutato LaVis; la terza cosa è stata mettere insieme un gruppo di cosiddetti “sottoscrittori”, visto che in tre a dividerci 225 litri di vino avrebbe voluto dire avere vino da bere per anni annorum.

Fatte queste tre cose in un pomeriggio già invernale ci siamo messi a provare le miscele. Nel senso che abbiamo scelto di sperimentarci con un classico taglio bordolese, fatto di merlot, di cabernet franc e di cabernet sauvignon: di buzzo buono intorno ad un tavolo, con le tre bottiglie ed i misuratori vari -non mancavano ovviamente né luganeghe né formai- abbiamo incominciato a mescolare varie percentuali dei tre vini per capire quale sarebbe stato il nostro gusto.

Fin da subito ci siamo trovati di fronte a piccoli enigmi, piccoli problemini e piccole decisioni da prendere a cui sappiamo solo rispondere a casaccio.
Se qualcuno, fra quelli he leggeranno, vorranno darci consigli gliene saremo grati. Altrimenti vi racconteremo volta per volta come sta andando e il risultato si vedrà alla fine.

Come è andata e cosa abbiamo fatto e che nome gli abbiamo dato … alla prossima puntata. [continua]

Un saluto dal CAD