Questo vino mi piaceva già prima di assaggiarlo. E’ il 708  Cembrani Bianco, blend di Mueller (60 %) e Riesling Renano (40%l), IGT delle Dolomti. Mi piaceva prima di metterci sopra il naso, perché già dal nome rappresenta il tentativo salutare di superare l’impostazione varietalistica del 708muellerismo, a cui la Valle di Cembra è legata indissolubilmente, per collegare il vino al territorio, per declinarlo dentro un esperienza concreta di valle e di terroir. Per questo, al di là delle qualità organolettiche – che vedremo fra poco -, questo vino mi piaceva a priori. Il vino è imbottigliato, e prodotto, da un consorzio, quello dei Cembrani D.O.C., consorzio di produttori di vini e grappe (e altro), di cui qui potete farvi un’idea. E così scoprirete anche la storia poetica e contadina dei 708 km di muretti tirati su a secco che bardano e ingioiellano la Valle di Cembra.

Il vino è un gradevole colore paglierino scarico con sfumature verdognole che ne fanno intuire la freschezza. E la freschezza si avverte già annusandolo, ma non è troppa: è giusta, è in equilibrio, si distende quasi tranquillizzante; prevalgono sentori di frutta tropicale e di ananas in particolare. In bocca si apre con una bella acidità che poi sfuma e di nuovo, come al naso, lascia spazio ad una sensazione tranquillizzante di pienezza  e di polposità bianca, su una trama sapida e resistente. Un bel vino non solo da aperitivo, da tutto pasto, magari di pesce.

Prezzo euro 12,80