Questo post, in realtà, è un commento lasciato qualche ora fa da Mauro Baldessari, direttore di Vivallis, sotto al post precedente.

Mi sembra che le parole del direttore cooperativo più punk-rock della vitienologia italiana, meritino uno spazio tutto loro.

Anche, e soprattutto. perché esprimono un orientamento e un’analisi che collimano esattamente con quelli di Trentino Wine.

di Mauro Baldessari – La DOC del Pinot Grigio Delle Venezie sarà una delle più importanti forme di tutela della produzione e del produttore degli ultimi anni: anche di quelli Trentini.
Garantirà produzioni e superfici CERTE e CONTROLLATE e farà sparire l’abominio della doppia denominazione (Garganega-Pinot Grigio e/o altro) che ha consentito troppo spesso politiche corsare di dumping.
Consentirà anche il blocco degli impianti dei vigneti, che purtroppo in questi anni si sono estesi a livelli “lagunari”.
Sarà inoltre delineato un chiaro confine tra viticoltura industriale e viticoltura di territorio.
Necessariamente si dovrà creare un nuovo sistema e una nuova cultura di relazioni tra chi produce e chi vende, più rispettoso delle esigenze della produzione da una parte e più consapevole della situazione dei mercati dall’altra.
Mi auguro quindi che si apra, tra le organizzazioni dei produttori e quelle degli imbottigliatori, una stagione di concertazione e condivisione di obiettivi, strategie e prezzi, in modo da dare stabilità e prospettive certe per il futuro.
Se avremo capacità, ragionevolezza, rispetto delle diverse visioni e tanta voglia di lavorare, questa situazione offre la grande possibilità di far nascere un PROGETTO di valorizzazione delle produzioni di collina e di territorio.
Il cambiamento del sistema delle relazioni tra gli attori della filiera, che con la nuova DOC “industriale” sarà conseguenza, in questo caso dovrà essere PREMESSA: solo prima recuperando ragione e rispetto si potrà iniziare a costruire.
Con un chiaro sì alla ragione e al pensiero libero e costruttivo e un chiaro no al talebanismo al manicheismo e all’integralismo, faccio i miei migliori auguri all’amico Albino e a tutta la vitenologia Italiana.

,