La campagna per l’adesione alla nuova DOC Pinot Grigio delle Venezie è partita e il nuovo consorzio, ormai nei pieno delle sue funzioni, sta invitando tutti gli attori della filiera – viticoltori, imbottigliatori, vinificatori, negozianti, industriali, vignaioli – delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e della provincia di Trento, a spostare la loro attività pinotgrigista sotto l’ombrello della nuova denominazione,  che si presenterà al consumatore finale, quasi interamente straniero, con la fascetta di stato. Potenzialmente si tratta di 24 mila ettari di vigneto e, prendendo per buona la produzione 2015 ancora frammenta fra la vecchia igt delle Venezie e le doc locali, in circa  due milioni di ettolitri di vino.

Il consiglio di amministrazione del neo costituito consorzio, che raccoglie l’eredità dell’Associazione Temporanea di Scopo che in poco più di un anno aveva portato a casa il riconoscimento della nuova denominazione, è composto da nove membri. Tre sono stati assegnati al Veneto, tre al Friuli Venezia Giulia e tre alla provincia di Trento. Un riconoscimento paritetico (tre consiglieri e una vicepresidenza) per i pinotgrigisti trentini, che pure rappresentando solo poco più del 10 % della produzione, evidentemente hanno un peso soverchiante sul fronte dell’imbottigliamento e della commercializzazione.

Il consorzio è presieduto, come l’ATS, da Albino Armani, imprenditore di origine trentina, ma eletto in quota Veneto. Accanto al presidente, sempre per il Veneto, anche Corrado Giacomini (Cantine Viticoltori Veneto Orientale) e Giorgio Piazza (Az. Agr. Piazza A.G.S.); In rappresentanza del  Trentino, invece, due uomini di stretta osservanza Cavit, Lorenzo Libera (vicepresidente del consorzio di Ravina e presidente di Viticoltori in Avio) nel ruolo di vicepresidente e  Bruno Lutterotti (presidente di Cavit e di Produttori Toblino). E ancora, sempre in quota Trentino, anche Luca Rigotti (Gruppo Mezzacorona). Infine gli uomini del Pinot Grigio Friulano: Pietro Biscontin (Viticoltori Friulani La Delizia), Dario Ermacora (Az. Agr. Ermacora Dario e Luciano), nel ruolo di vicepresidente, e Roberto Felluga (Azienda Marco Felluga).