LA PROLUSIONE DI ALVISE SPAGNOLLI

[#giornataveronelli] – Mi sono avvicinato al mondo delle bollicine in punta di piedi, tra un esame al Politecinco e l’altro; d’altronde con papà accanto non poteva che essere così: cominciai a seguire qualche lezione di papà presso l’Università ed a sbirciare qualche testo nella sua fornitissima eno-bliblioteca, tra cui figuravano anche i suoi appunti relativi alle svariate sperimentazioni effettuate qui a Cimone, e ad interessarmi sempre più a questo affascinante mondo che come ben descriveva Gino, va oltre la tecnica ed il prodotto.
Questa curiosità crebbe in me sempre di più, finché chiesi a papà di farmi assaggiare qualcosa di particolare, una bollicina unica tra le sue infinte “prove”: il primo millesimato prodotto con le sole uve di Cimone.

by Sara Di Lucia

Capii che le viti coltivate sui questi “sgrebeni” (ripidi pendii), possono regalare emozioni se adeguatamente ed amorevolmente coltivate. Penso, a questo punto, al nonno Bepi che si dedicava costantemente alla coltivazione delle “sue” viti: tagliando e legando le piante a mano con le “strope” e sfidando le intemperie. Un viticoltore, non di nascita, ma certo di merito “eroico” che cercava di sopperire con il suo lavoro all’impossibilità di meccanizzare di quelle faticose operazioni.
Capii quindi che cosa fosse quella “ricompensa” che si può ricevere soltanto grazie ad un impego assiduo, una cura maniacale e metodica per i dettagli, sostenuta da una forte passione ed anche da un pizzico di fortuna.
A questo punto ho deciso di andare a ricercare le eccellenze per conoscere meglio lo sconfinato mondo dell’enologia. Prima il Trentino, poi l’Italia ed il passaggio d’obbligo dalla Francia, più precisamente dalla Borgogna e dalla Champagne, dove la passione e l’artigianalità propria di Cimone e di altre eccellenze trentine è di casa.
Proprio in occasione di uno di questi viaggi, ad Avenay val D’Or, paesino che conta meno di mille abitanti, situato nel cuore delle “Montagne de Reims”, ho conosciuto un vivaista (o, meglio, un pepiner), il quale, in sintonia con la mia idea di bollicina eroica, si è reso disponibile a realizzare alcune barbatelle destinate ai pendii organogeno-calcarei di Cimone (sono alcune selezioni Pinot Nero e Meunier, realizzate su indicazione di papà), che ho deciso di piantare vicino allo storico vigneto dell’84 padre della bottiglia che mi fece innamorare delle bollicine.

Tuttavia, non voglio di certo rimpiazzare le viti faticosamente coltivate da nonno Bepi e da papà Francesco. Se fino a qualche anno fa pensavo che la meccanizzazione e l’impianto di nuove viti fossero i toccasana per un vigneto di qualità, le esperienze raccolte tra i cugini d’Oltralpe, mi hanno fatto cambiare radicalmente idea: poiché solo il tempo, così come nelle bottiglie di vino pregiato, sa esaltare le intrinseche caratteristiche qualitative, così anche le viti, solo dopo aver raggiunto una certa età possono esprimere i più alti livelli qualitativi nell’uva e quindi nello spumante.

Adesso mi appare chiara la profezia di Gino, che già aveva preconizzato papà, come ci sarebbe voluto parecchio tempo prima di veder realizzato un sogno fatto di fini perlage ed aristocratici prodotti.
Nonostante l’indiscussa eccellenza di alcune realtà artigianali trentine, mi sono reso conto che purtroppo queste sono assenti (o quasi) in molte delle più importanti enoteche mondiali (New York, Londra, Zurigo), che risultano però fascinate da un prodotto ricercato e di nicchia, frutto di un terroir intriso di sana passione e voglia di fare.

Questa visione mi ha avvicinato ad una realtà internazionale che opera nel settore della comunicazione e del marketing, la quale, incuriosita, ha voluto conoscere la realtà di Cimone e della Cantina Spagnolli, e, successivamente, ha deciso di credere in me, affiancandomi in questo percorso di sviluppo del prodotto.
Da qualche tempo io e papà abbiamo deciso di portare nella “flute” la lampadina di Gino, ora solo il susseguirsi delle stagioni e qualche “enoico Spirito” ci sapranno dire quando questo prodotto sarà sufficientemente affinato per i nostri futuri estimatori.
Per ora tanto impegno e passione faranno da contorno alle cuvée!