A mio giudizio il Pentagono è il peggiore TRENTO mai apparso sulla faccia della terra.
Forse pari ad una ineffabile bottiglia sfiorata qualche anno fa: un Gufo Imperiale (TRENTO – TALENTO – GIORI).
Attribuibile alla categoria m.c. solo per il colore. Per il resto è un vino anonimo, dal perlage grossolano e disordinato, dal naso che più tenue non si può e in bocca appiccicoso e segnato da una sgradevole amaritudine. Insomma una bottiglia da dimenticare.
A mio giudizio e anche a giudizio dell’autorevole dominus di www.vinialsupermercato.it , Davide Bortone.
Chi ne sia l’autore materiale non lo so: perché a suo tempo non controllai il codice icqrf, ma ricordo che l’etichetta segnalava che viene distribuito dalla roveretana Provinco, fornitore ufficiale dell’enoteca di Aldi.
Comunque a parte il giudizio (senz’altro discutibile visto che il consulente Aldi, il superesperto Luca Maroni, gli attribuisce un punteggio di 90/100 e lo considera degno di un raro peana enoico), questa bottiglia è oggetto di un curioso aneddoto raccontato da Davide Bortone: in spregio al giudizio orgasmatico di Maroni, Aldi inizialmente mise in scaffale questa bottiglia catalogandola semplicemente (e onestamente) come “vino bianco frizzante”. Un banale errore, uno spiegabilissimo lapsus o uno slancio estremo di onestà nei confronti (e per rispetto) del consumatore? Questo nessuno lo può dire.
Sta di fatto che dopo la segnalazione apparsa giorni fa su vinialsuper, Aldi ha provveduto a correggere l’errore (o a elaborare il lapsus o peggio ancora a intortare il consumatore con le parole).
Perché nei fatti questa bottiglia resta niente di più e niente di meno di un banale vino bianco frizzante.
E forse qualcuno, dalle parti di Camera di Commercio dove si svolgono le sacre liturgie della DOC e dalla perti di Palazzo Tuttafrutta (dove il consorzio della Doc sonnecchia a caccia di Ape Maia) e anche dalle parti dell’Assessorato al Turismo e all’Agricoltura (che continua a foraggiare allegramente un marchio di club disinteressandosi della denominazione) dovrebbe cominciare, un volta per tutte, a farsi qualche domanda.
#seguirabrindisi