E Albino Armani, presidente del Venezie Doc, rilancia: “Tutto il Paese deve fare sistema attorno al più importante vino bianco italiano fermo”
Il Pinot Grigio, primo vino italiano bianco fermo in termini di export mondiale ambisce ad un sistema di coordinamento nazionale tra le diverse aree produttive, in grado di proporre le strategie di valorizzazione di questo grande vino bianco sia in vigna che sul mercato. Su questo tema si è concentrato ieri il confronto tra il Ministro delle Politiche Agricole Centinaio e il presidente del Consorzio DOC delle Venezie Albino Armani svoltosi in occasione della visita del Ministro allo stand del Consorzio al Prowein di Düsseldorf. “E’ stato un incontro costruttivo – ha commentato il presidente Armani – abbiamo apprezzato la concretezza del Ministro nell’affrontare un tema che sta diventando cruciale per l’affermazione del Pinot Grigio italiano sui mercati internazionali. Oggi tutto il Paese deve fare sistema attorno al più importante vino bianco italiano fermo, in termini di esportazioni. Auspichiamo – ha poi concluso – che si trovino momenti concreti di confronto per costruire una strategia coordinata di sviluppo e valorizzazione”.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.