Giorno: 22 Dicembre 2019

Sotto la vigna di Natale del Trentino quest’anno il vecchio Santa Klaus, sbaragliando tutti i tavoli di infruttuoso lavoro che da anni impegnano Consorzio Vini, ha lasciato il più bel dono che il vino trentino potesse augurarsi: la prima DOCG provinciale (e anche regionale; almeno questa volta i fratelli sudtirolesi sono stati batutti sul tempo). Tuttavia, davvero a sorpresa, lo

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Buono, davvero molto buono.  Cuvée Pinot Nero – Chardonnay (questo  probabilmente con un passaggio in botte) e affinato sui lieviti per 5/6 anni. Di sicuro un ottimo TRENTO (e udite udite non Trentodoc) di cui da trentini andare fieri e da bevitori essere soddisfatti:  ripetiamo buono, uno spettro profumato ampio; pieno, tondo con un’acidità bassa. Tuttavia resta qualche perplessità valutandone il

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Qualche lettore ha fatto notare che a parte la contrarietà agli oligopoli vitivinicoli trentini, non si capisce bene dove noi (A.T./B.R.) si voglia andare a parare. Giusto. Se questo è ciò che resta, vuol dire che l’articolo di qualche giorno fa non era chiaro abbastanza, avendo dato per scontato che il pregresso del discorso fosse noto a tutti. Allora, a

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