Mese: Giugno 2020

«Vino rosso ne hanno?», chiese l’artista Italo di Cristina , ad Isera per una performance artistico-vinicola. «Ci inondano!», gli risposi. «Allora qui è un bel posto; ci ritorneremo». Una sorta di battesimo trentino sul campo per il compagno maestro Italo Di Cristina, artista concettuale, autodidatta, portuale, già nel giro dell’Arte Povera con Germano Celant, scomparso oggi pomeriggio dopo avversità mediche e mancanza

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A febbraio sembrava tutto pronto, e il giorno di San Valentino la Casa Caveau Vino Santo era stata inaugurata alla presenza di autorità, produttori, operatori economici e tante persone interessate. Purtroppo l’emergenza sanitaria ha poi impedito l’apertura al pubblico, prevista nelle settimane successive, e tutto è stato rinviato. Ma da mercoledì 24 giugno tutti gli appassionati di vino e di

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Se ho capito bene, qualora venisse approvata la modifica dell’art.12 della legge provinciale sulla Ricerca del 2005 proposta dall’assessore all’Agricoltura del Trentina Zanotelli, a fine anno se ne andrà a casa tutto il CdA di FEM. Le modifiche riguardano principalmente 5 punti: 1 -Si inserisce come “necessaria” la competenza scientifica/manageriale anche per il membri del CdA (oggi prevista solo per

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Doveva essere una grande riforma Anzi una rivoluzione Fu una piccola scoreggia Anzi un peto   Cosimo Piovasco da BordeauxÈ lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa

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Arrivò un auto blu, questa mattina, al limitare della campagna di Trento. Non ne scese alcuno. Solo si intravide muoversi nell’aere terso un vacuo caschetto d’oro. Poi si librò in volo uno sciame di vespe samurai. COMUNICATO STAMPA FEM – FONDAZIONE EDMUND MACH Sono iniziati, questa mattina, a San Michele all’Adige, i rilasci in campo della vespa samurai per contrastare

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Ho sempre provato una certa insofferenza per le chiese, per chi le frequenta e per chi le dirige. Per tutte. Per quelle religiose, per quelle partitiche e anche per quelle, e forse soprattutto per quelle, della sommellerie. Mi prende sempre un inesorabile disagio quando incrocio le loro liturgie ossificate, i loro riti ritualizzati, il loro linguaggio criptico e volutamente escludente,

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Che cos’è il vino? E soprattutto cos’è (o cosa doverebbe essere) una degustazione, lo spiega in un tutorial apparso ieri in rete Rosaria Benedetti, sommelier professionista e vicedelegata dell’Associazione delle Donne del vino del Trentino Alto Adige. Circa venti minuti fra il discorsivo e il didattico che passano in un lampo e da cui escono alcuni interessanti spunti di riflessione.

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Maximilian Niedermayr, presidente di Consorzio Vini Alto Adige Per far fronte al rischio sovrapproduzione e per proteggere i prezzi, il Consorzio di Tutela della Doc Alto Adige sceglie la strada del taglio delle rese in campagna. Un drastico ridimensionamento delle uve destinate alla vinificazione di qualità che si colloca in una forbice fra il 10 e 30 %. Questa  la

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Dopo l’introduzione della versione Rosé, su richiesta della cooperazione trentina, nuova modifica al disciplinare del Prosecco Doc: allargati i confini del vigneto anche alla provincia di Trento e accanto alla Glera introdotta anche la varietà Mueller Thurgau, purchè in purezza. Le prime bottiglie, a marchio Cavit, sono già arrivate sugli scaffali di Unicoop Toscana a prezzo scontato (-30%) e sembrano

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Era da parecchio tempo che per tanti motivi, anche estetico – politici, non bevevo un TRENTO. Ma, soprattutto, erano tanti anni che non bevevo un TRENTO, così versatile,  così abbracciante, così profondo, così tridimensionale. Così buono. Così TRENTO. È capitato qualche settimana fa. Ancora in tempo di quarantena; una bottiglia riemersa dagli angoli nascosti e dimenticati della cantina: Vervè Riserva

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