«Vino rosso ne hanno?», chiese l’artista Italo di Cristina , ad Isera per una performance artistico-vinicola.
«Ci inondano!», gli risposi.
«Allora qui è un bel posto; ci ritorneremo».
Una sorta di battesimo trentino sul campo per il compagno maestro Italo Di Cristina, artista concettuale, autodidatta, portuale, già nel giro dell’Arte Povera con Germano Celant, scomparso oggi pomeriggio dopo avversità mediche e mancanza di discussioni dadaiste sul perché Marcel Duchamp giocasse a scacchi con la modella nuda Eve Babitz..
Era rimasto affascinato dal Trentino e dall’accoglienza che ricevette dalla brigata di Trentino Wine durante un convegno alla Casa del Vino.
Il pomeriggio di quella giornata era trascorso lieve durante la performance Y7 fra Bruno Munari, Bukowski, Lauren Bacall, Diane Arbus, Bogart ed altri.
In treno da Milano avevamo viaggiato con il grande poeta Franco Loi; sceso poi a Verona, anche se ci avrebbe accompagnato volentieri sino alla performance.
Discussioni, passioni e Vino: un ricordo indelebile nella sua mente. Una istantanea trentina fresca e viva.
Ti sia lieve la Terra, compagno Maestro.
Magari stai già giocando con Duchamp e la Babitz… .