Chiudo gli occhi. E d’improvviso è una spiaggia bianca, come solo di là dall’oceano. Una sdraio a strisce arcobaleno, la mia mano nella mano del più bel culo latino dell’emisfero meridionale. Mentre la voce suadente di Elis Regina mi strappa la pelle sudata con le parole lievi della Garota di Ipanema. Una fetta di anguria che addentiamo insieme mentre le lingue si sfiorano. E poi le bocche che si cercano dentro un calice di Cremisi dal colore pastoso così attraente da essere irresistibile; mentre il naso si riempie di gelatine di frutta rossa e il palato si ripulisce d’anguria e melograno con una staffilata acida e verticale. Pronto per l’ultimo bacio prima dell’infinito. E poi, e poi… . Riapro gli occhi e torno al mio tempo di quarantena. Ma questo Piwi Col Fondo Rosa, anzi Cremisi, di Pojer e Sandri, ha compiuto il prodigio. Un nuovo e rinnovato prodigio; quello di farmi perdere nel sogno delle mie (poco) innocenti evasioni.