(foto: ricolmatura della barrique) Il Gruppo del CAD si riunisce per le prendere le ultime decisioni. Occorre stabilire quando imbottigliare il vino, che nome dargli, come fare le etichette, se e cosa scriverci, e le mille piccole grandi altre cose che si devono fare. Il vino nel frattempo, rispetto all’ultimo assaggio, ha avuto un’autentica svolta. Non so come dirlo meglio
Continua a leggere...Nel frattempo noi stiamo portando avanti il nostro Vino del Cad. Abbiano fatto poco in questi ultimi mesi e il risultato è un castello di dubbi e di incertezze. Ma andiamo con ordine: per anteporre i fatti alle parole presentiamo immediatamente i risultati delle ultime analisi. Il vino, come si vede anche dai dati, non è ancora andato in aceto.
Continua a leggere...Rieccoci in cantina per l’assaggio consueto. E’ passato più di un mese dall’ultimo incontro, e tutti siamo abbastanza curiosi di vedere come sta andando. La prima buona notizia è che il vino è ormai inconfutabilmente chiaro. Nessuna velatura, nessun problema di colore, diciamo che è limpido senza se e senza ma. Anzi il colore incomincia ad essere più carico rispetto
Continua a leggere...Ecco come sta andando avanti l’avventura del CAD. Ringrazio Tex e gli altri curiosi della nostra avventura. Magari un giorno ci troviamo ad assaggiare insieme se avete ancora il vostro vecchio passamontagna…. Dunque, il 12 aprile ci hanno mandato le analisi del nostro vino, che trascrivo qui di seguito: Alcool= 12,91 % Zucch= 0,87 Ph= 3,65 Acidità= 4,76 Volatile= 0,59
Continua a leggere...(continua) – Il 18 marzo del 2016 il gruppo dei vinificatori dilettanti si riunisce per una controllata al vino. Per cominciare diciamo subito che questo vino ha anche un nome ed un’etichetta: Domaine de l’Illusoire, che dietro il profumo francese contiene il senso intero della nostra avventura. Lo spiegherò diffusamente un’altra volta. Questa volta decidiamo di captare dalla nostra barrique
Continua a leggere...(continua) – La settimana scorsa si è riunito il gruppo del CAD per il secondo assaggio. Abbiamo riparlato dei commenti sul prezzo di acquisto del semilavorato. Si è accesa una discussione fra di noi, tutti abbastanza contrari a parlare del prezzo di acquisto perché questa polemica è evidentemente orientata a tirare in ballo la cantina. Argomento che non ci interessa.
Continua a leggere...[ continua ] – Con la scelta di farci il nostro vino sono venuti al pettine i primi nodi: che vino fare? Volevamo un vino che piacesse a tutti i sottoscrittori: una parte del gruppo fa già lo spumante quindi quello era escluso. Avendo una barrique a disposizione volevamo evitare il vino bianco – anche se magari un
Continua a leggere...[continua] – Rieccoci qui. Prima di ricominciare a raccontare, e dopo aver ringraziato chi ha commentato il primo post manifestando curiosità ed incoraggiamento, vorrei prendermi il tempo per rispondere alle critiche. E’ vero: mettersi a prendere il vino a taniche e damigiane è una cosa vecchia come il cucco. Ci sembra abbastanza nuovo il fatto che chi fa questa cosa
Continua a leggere...Caneva Academy Diary è il tentativo di passare dal semplice assaggio del vino ad una piccola forma di auto-produzione. E’ un tentativo che vogliamo raccontare nel mentre che ci stiamo provando. Puntata dopo puntata spiegheremo come sta andando e quali sono i dubbi, le certezze e le domande a cui ci troveremo davanti. “Noi” siamo un gruppo di amici, semplicemente
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