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[ Post originale su FormaVino ] – Interessante pomeriggio in compagnia di Lorenzo Tomazzoli enologo della Cantina di Toblino, a parlare della cantina, dalla produzione ai soci passando per la sua storia. Nel 1540 circa, la popolazione di Calavino, Lasino e Madruzzo decise di cedere gratuitamente un’ampia zona paludosa, soggetta a frequenti inondazioni sia dal fiume Sarca che dal lago
L’Alto Adige è una provincia che noi “cugini” trentini guardiamo con ammirazione, per la capacità, sia politica, sia culturale, di fare squadra per un’immagine unitaria di qualità. È così che anche le cantine sociali puntano su prodotti di qualità e a volte di nicchia come il Kunst.stück, vino prodotto dalla Cantina di Caldaro. …ogni vendemmia la sua storia, ad ogni
Bellissima giornata, in visita alle cantine, sui colli friulani. GRAVNER, una vita dedicata alla campagna, al vino e alla ricerca. Interessante il racconto che ci fa Mateja, la figlia di Josko Gravner, della sua azienda. Siamo sul confine sloveno e, nel 1901, suo nonno, acquista la cantina, facendo produzione e vendita di vino sfuso, come si faceva a quei tempi.
Narciso, soprannominato «CISO», era un contadino Trentino che possedeva un vigneto di Lambrusco a foglia frastagliata le cui viti erano state piantate da più di 100 anni, quindi una rarità in un territorio dove dagli anni ’80 circa le varietà più commerciali hanno in parte sostituito quelle autoctone. Un vigneto che lui coltivata con passione ma che rischiava di andare