Lo stappi, lo versi nel bicchiere e resti abbagliato da un cromatismo rosa cerasuolo intenso, brillantissimo. Perfino sfacciato. Quasi arrogante. Se chiudi gli occhi mentre quel rosa inebria le pupille, sogni Antibes, gli ombrelloni e le sdraio fantasia di quel mare e di quell’orizzonte dai colori irripetibili. Poi lo assaggi e gli occhi si riaprono, ritrovi la stufa ancora tiepida

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