bruno lutterotti

È Pietro Patton, numero uno di La-Vis, il nuovo presidente di Consorzio Vini del Trentino. Lo ha eletto questa mattina l’assemblea consortile. La notizia, in realtà, era attesa e non ha colto di sorpresa alcuno. Questa mattina i soci di CVT si sono semplicemente allineati all’orientamento espresso dall’establishment Cavit ormai da parecchie settimane e assecondato dal polo industrialista rotaliano. Una scelta,

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A inizio ottobre il signor Bruno Lutterotti,  a capo della preziosissima Produttori di Toblino, uomo mitissimo e dalla schiena dritta, è stato fatto fuori, seppure con i modi felpati ed educati in uso fra i manager reazioari al soldo della cooperazione trentina, dalla presidenza di CAVIT. All’inizio di questa settimana il signor Bruno Lutterotti,  a capo della preziosissima Produttori di Toblino, uomo mitissimo e

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Nei giorni scorsi Bruno Lutterotti è stato confermato alla presidenza di Consorzio Vini del Trentino. Una poltrona su cui ha già fatto un buon rodaggio: un anno fa era diventato presidente pro tempore dopo le dimissioni di Alessandro Bertagnoli, il viticoltore vegano sacrificato dai suoi (l’arcipelago Cavit) sull’altare dell’Ape Maia . Ma Bruno Lutterotti è anche presidente della Cantina Produttori

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Alla fine i più ottimisti si sono rivelati proprio i duri. Spiriti critici come Mario Pojer che da sempre conduce serrate battaglie per un’enologia di qualità in Trentino. Lorenzo Cesconi presidente dei vignaioli deciso nel rimarcare le differenze tra vino “industriale” e vino “territoriale”. Viticoltura di fondovalle e quella di collina. Nessuno però ha eretto muri dopo anni di silenzi

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C’è qualcosa di nuovo sotto i cieli del Trentino. E di buono. La prossima settimana, martedì pomeriggio negli spazi della Cantina di Toblino a Sarche, l’associazione degli enologi e degli enotecnici (AEEI) presenterà un documento sullo stato di salute e sulle prospettive delle vitivinicoltura locale. Si tratta di un’analisi e di un’indicazione di strategia per il futuro, elaborate nei mesi

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Doveva essere un innocuo e paludato talk show in perfetto stile palazzo Roccabruna e invece si è trasformato in un dibattito vivace e costruttivo, come in Trentino non andava in onda da almeno vent’anni, che ha inchiodato il sistema al peccato originale delle sue criticità industrialiste e ha indicato la strada di un futuro possibile e realistico. A rompere le stantie ritualità

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Organizzazione vitivinicola: comunque sia un passo in avanti rispetto al nulla perdurante da anni A bocce ferme si può cominciare a tirare qualche somma su quanto è successo ultimamente nelle due organizzazioni che interpretano la politica vitivinicola trentina. Invero ce ne sarebbe stata anche una terza, quella dei Commercianti-Industriali storici che ormai si contano sulle dita di una mano, ma

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Hey, egregio presidente Lutterotti, ma com’è ‘sta storia che vorrebbe Cavit interessata ad acquistare Cantine La Versa, uno dei gioielli storici, ma ora in naufragio, dell’Oltrepo Pavese? La notizia è comparsa come indiscrezione l’altro giorno sull’edizione milanese del Corrierone. E poi, ieri, la ha rilanciata, con minuziosi particolari e dichiarazioni virgolettate del direttore Zanoni, l’amico e collega Franco Ziliani su le

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C’è molta attesa fra i viticoltori, e non solo fra quelli cooperativi, per gli esiti del consiglio di amministrazione Cavit, che si riunirà a Ravina fra pochi minuti (alle 16). Dalla seduta di oggi ci si attende, finalmente, un’indicazione definitiva su alcune questioni che hanno determinato lo stallo politico di Consorzio Vini del Trentino. Sul tappeto c’è il tema della presidenza dell’ente

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Qualche tempo fa ho trascorso una bella mattinata passeggiando e chiacchierando amabilmente fra la raggiera dei vigneti ancora in vendemmia di Maso Romani, la tenuta gestita da Cavit, ma di proprietà dell’omonima Fondazione benefica, collocata fra Trento e Rovereto, all’altezza di Volano, nel cuore di quella piccola sotto zona della denominazione Marzemino Superiore dei Ziresi. Lo scrivo oggi, perché è

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