Era una gelida mattina di un fine febbraio di ormai tanti anni fa. Davanti all’albergo di via Romagnosi, a Trento, fra marciapiede e strada, la neve ammucchiata pareva di vetro. L’ospite londinese era già pronto, ma non mi pareva vestito a sufficienza. Del resto, per ricordarsi del Tamigi ghiacciato bisogna andar indietro parecchio, molto più dei suoi settant’anni. Non si

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