franciacorta

Alla tornata dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino che ha celebrato la storia, l’attualità e le prospettive della Spumantistica Trentina il 7 luglio scorso alla Fonazione Mach di San Michele all’Adige mancavano i veri interessati, ossia i produttori del “Trento” come ha dovuto convenire lo stesso Assessore all’agricoltura Mellarini. Perfino il loro presidente e manager di Cavit Enrico Zanoni,

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Lo sciopero dal TRENTO continua. E tutto sommato è più facile di quel che poteva apparire all’inizio; in giro ci sono un sacco di metodo classico con cui soddisfarsi felicemente: ieri ho pasteggiatto con un Arunda Brut, buono da far paura. Quindi, possiamo benissimo continuare ad astenerci dal Trento sine die. Dalle bottiglie di TRENTO, non dalla polemica né dall’argomento.

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Un sondaggio fra i consumatori che navigano in rete, circa le loro preferenze a proposito di metodo classico. L’iniziativa è stata promossa da Roberto Anesi, sommelier, tra i più autorevoli responsabili di A.I.S. Trentino, e patron di una delle più belle osterie tipiche trentine, il Ristorante El Pael (Canazei, via Roma 58 –  www.elpael.com – info@elpael.com). Le opzione sono 4:

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Ancora a proposito di un post precedente. Mi si dice che qualcuno, leggendo “Trento Doc e Franciacorta: la sinergia nel bicchiere. A senso unico”, ha capito che il calice Franciacorta mi è stato servito alla Casa del Vino di Isera. Forse, sull’onda dell’incazzatura, si è epresso male Paolino Paperino. Dunque:  sabato pomeriggio alla Casa del Vino ho comperata una Colomba

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Lussuosa pasticceria-gelateria trentina, ore 16 del sabato santo. Entro alla ricerca disperata di una colomba artigianale che ho promesso ad un’amichetta. Che, però, non trovo. La colomba, non l’amichetta. Alla fine riuscirò comunque a recuperarne una presso la Casa del Vino di Isera. Da Luca Bini, di solito, trovo sempre tutto quello che mi serve. Comunque, già che ci sono,

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E questo (questo titolo) non è un pesce d’aprile. E’ il titolo di un post pubblicato due giorni fa sul blog aziendale di una prestigiosa agenzia pubblicitaria franciacortina (qui). Il tono volutamente provocatorio e surreale, induce (del resto questo era lo scopo) a leggere il testo dell’articolo. Con il quale la nota agenzia informa il suoi lettori-clienti di aver assunto

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