L’ultimo fine settimana di novembre, a Piacenza, si svolgerà la Mostra Mercato dei vignaioli aderenti alla Fivi. Da sette anni, questo è uno degli appuntamenti più interessanti, anche per la format, per chi ha voglia di farsi un’idea di ciò che gira intorno al vino dei piccoli produttori italiani. Quest’anno, negli stessi giorni (il 25 e il 26 di questo mese) al Museo della Scienza di Milano, andrà in scena Vi.Vite, la Mostra del vino cooperativo, alla prima edizione: sessanta cantine in vetrina, compresi i colossi trentini, Cavit e Mezzacorona; non ci saranno, invece, le sociali dell’Alto – Adige.

E’ difficile credere che la sovrapposizione dei due eventi, alla settima edizione il mercato dei vignaioli indipendenti e alla prima edizione  il caterpillar cooperativo (in rappresentanza di 498 cantine, 148 mila soci,  58% della produzione nazionale), sia casuale. Non serve malizia per intravedere un intento punitivo e umilante, che però umilia prima di tutto chi lo ha ispirato. Ma del resto i padroni sono sempre padroni.  E da padroni si comportano. Anche quando sono padroni cooperativi.