I Vignaioli indipendenti dell’Alto Adige si sono riunti poco fa a Bolzano per la 12a assemblea anuale della loro Associazione, per confrontarsi sulle attività realizzate e sui progetti futuri. Sull’ordine del giorno anche l’elezione dei nuovi organi direttivi. Presidente e Vicepresidente dopo tanti ed impegnativi anni di attività non si sono più ricandidati per il mandato 2011-2014.

Dopo 6 anni in funzione di Presidente, Josephus Mayr lascia l’incarico ribadendo: „Tutti assieme siamo riusciti a raggiungere molti obiettivi e questo ci può rendere orgogliosi. Auguro all’Associazione che riesca a puntare anche in futuro sulla propria indipendenza senza però tralasciare i buoni contatti non le altre associazioni del settore.“

L’uscente vicepresidente Peter Dipoli spiega così il motivo del suo addio: „12 anni fa sono stato tra i soci fondatori dell’Associazione e nel corso di questi anni ho potuto dare il mio contributo a farla crescere e sicuramente l’ho anche segnata. Ora è giunto il momento che anche altri soci si assumino la loro resonsabilità candidandosi al direttivo dell’Associazione, e per questo io mi ritiro.“

Nuovo presidente è stato designato Michael Graf Goëss-Enzenberg „Molto soddisfatto della grande fiducia dimostratami dai vignaioli accetto l’incarico. Posso garantire che, assieme al consiglio che mi affianca, difenderò gli interesse di tutti i vignaioli, anche delle aziende più piccole, nell’interesse non solo della nostra associazione ma di tutto il mondo del vino sudtirolese“.Nuovo vicepresidente è Armin Kobler.

Nuovo direttore

Il nuovo direttore dei vignaioli Peter Robatscher ha superato i primi otto mesi presso l’associazione soddisfando le aspettative dei soci e del direttivo. „Soprattutto l’individualità dei vignaioli e la loro autenticità mi hanno convinto a concorrere per la posizione di direttore e finora non sono stato deluso. La sfida del mio lavoro consiste nell’assistere 80 aziende socio e mettere in pratica le loro idee. Questo lavoro e la collaborazione con le diverse istituzioni è molto importante per il nostro futuro“ ribadisce Peter Robatscher.

Programma di attività

Ricco anche il programma per il 2011: la 12° Vinea Tirolensis, l’offerta di un corso sul tema „vino e internet“ in collaborazione con l’Accademia del Vino Alto Adige, gite d’istruzione in Alsazia, Champagne, nel Baden e la Francia sudoccidentale , diversedegustazioni, l’elaborazione – in collaborazione con l’organo di controllo Repressione Frodi/San Michele – di un nuovo modello riguardo il registro di vinificazione 2011, la nomina di due rappresentanti per il Consorzio Vini dell’Alto Adige.

E’ indispensabile un’assistenza agli associati a 360 gradi durante tutto l’anno e per questo l’associazione non può rinunciare alla sua autonomia all’interno del Consorzio Vini.

Appartenenza al Consorzio Vini Alto Adige

I Consorzio Vini Alto Adige – in futuro unico interlocutore della Giunta Provinciale per gli interessi del settore e portavoce del mondo vitivinicolo altoatesino – è molto importante.

L’Associazione vignaioli Alto Adige si sta tuttora impegnando a negoziare con il Consorzio Vini Alto Adige delle condizioni accettabili da tutte le aziende socio.

Associazioni europee e nazionali

L`Associazione europea dei vignaioli CEVI ospite in Alto Adige: In collaborazione con i vignaioli trentini si svolgerà a San Michele a. A. una delle due sedute del direttivo del CEVI. In questa occasione i membri di diversi stati europei visiteranno il Sudtirolo e saranno ospiti anche dei vignaioli dell’Alto Adige. L’assocazione italiana dei vignaioli indipendenti FIVI organizza per la fine di novembre il primo salone nazionale, al quale tutti i soci, anche i vignaioli dell’Alto Adige, potranno presentare i loro prodotti ad un grande pubblico.

I vignaioli dimostrano la loro qualità

Sono una testimonianza sul lavoro di qualità svolto dall’Associazione vignaioli Alto Adige anche i numerosi e preziosi premi che le aziende associate hanno ottenuto quest’anno per i loro vini dalle più importanti guide italiane. E’ molto piacevole che i vignaioli dell’Alto Adige hanno potuto guadagnare per l’Alto Adige il 40 % dei premi Italiani, contribuendo così ad incrementare l’immagine del vino Alto Adige nel mondo. Per la prima volta anche un Santa Maddalena e precisamente il S. Maddalena 2009 del Pfannenstielhof è stato premiato dalla guida per ecellenza, il Gambero Rosso, con i “tre bicchieri”. Questo un segnale che la varietà Schiava sta vivendo una rinascita. Ben tre altissimi voti ha conseguito inoltre il Veltliner della Valle d’Isarco 2009 dell’azienda Hoandlhof.