In ricordo di Mario Bauer, 12 settembre 1924 – 9 maggio 2012

CIMG4558Senza offesa per i suoi successori – il dottor Gino Valentini, ex dc, anzi, ancora orgoglioso della sua militanza, e poi l’inattuale Enzo Merz –,  il professor Mario Bauer ha rappresentato al meglio quanto nella Confraternita della Vite e del Vino  era andato concretizzandosi nella scia dei padri fondatori; dei quali resta il grande Cancelliere Ferdinando Tonon (94 anni), che la fondò e l’avviò con primo Gran Maestro il dottor Vittorio Zanon, allora Capo dei Servizi Agrari; poi giunse il professor Luigi Menapace, già primo presidente del Consiglio provinciale, fino all’indimenticato  dottor Guido Lorenzi, e ai i medici Claudio Ajelli esperto di Borgogna e Guerrino Bortot, solo per citare quanti hanno preceduto il Gran Maestro Bauer.

Lui veniva da una lunga militanza nella scuola, dove era stato insegnante e preside. Ma anche, e soprattutto, agronomo. Per questa sua competenza sedette nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di San Michele per lunghi anni, distinguendosi per l’apporto ai nuovi  modelli formativi che andavano sperimentati, dopo il consolidamento dei corsi per periti agrari ed enotecnici (biennio Brocca).

La sua competenza agricola si è da ultimo affinata attorno alla viticoltura ed all’enologia, proprio in coincidenza con l’incarico, di cui andava molto fiero, di Gran Maestro della Confraternita trentina, la più vecchia d’Italia (1958). Memorabili le sue ricerche storiche, tanto puntigliose quanto interessanti, non solo per i soci del Sodalizio, ma per tutti coloro che volevano conoscere, partendo dalla tradizione per guardare al futuro.

Proprio in occasione della recente assemblea della Confraternita era stato invitato a ritirare un grande calice in cristallo personalizzato con la scritta “Al Gran Maestro Emerito professor Mario Bauer”, ma quel malessere che se l’è portato via gli impedì di presenziare. Resterà un ricordo “alto” in quanti ebbero la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo, imparando da un “professore”, che aveva sempre l’umiltà di far leggere ogni suo scritto tecnico da chi riteneva potesse sapere di più. Altri tempi, altri Uomini. Ciao Mario e grazie. Di tutto.