Che strano posto il Trentino, dove solo 70, per la precisione 71, ristoranti si fregiano del marchio istituzionale Osteria Tipica Trentina. E gli altri mille e gli altri mille ancora? Cosa si mangia in questi altri posti? Alla francese? Alla mediterranea? All’americana? O si guarda il soffitto, mentre si sfogliano distrattamente riviste gourmand?
Che strano posto il Trentino dove il frumento non è nemmeno contemplato dall’Osservatorio Produzioni della Camera di Commercio; dove i pomodori, quando maturano – e non sempre maturano – negli orti dei pochi fortunati che un orto ce l’hanno, non bastano nemmeno per la scorta domestica di pummarola;  e dove la mozzarella prodotta fra le montagne dolomitiche, tranne qualche lodevole eccezione artigianale, risulta difficile anche solo affrontarla da lontano. Ma dove, invece, la pizza è ammessa tranquillamente fra i menu delle Osterie Tipiche Trentine.
Che strano posto il Trentino, dove, se vuoi abbinare un rosato ad una pizza, o sei costretto a svenarti con un TRENTO o devi per forza sperare che l’oste abbia provveduto a fare la spesa a Bardolino. Perché della Schiava trentina si sono perdute le tracce da quel dì.
Che strano posto il Trentino, dove il vino rappresenta un valore alla produzione che supera il mezzo miliardo di euro,   ma sono solo 5 i ristoranti che adottano il marchio (istituzionale) Ristorante Enologico.  E dove l’Enoteca Provinciale, ospitata nel prestigioso palazzo Roccabruna, quando va  bene è aperta 15 ore a settimana, ad orari improbabili e comunque sempre santificando la domenica, che in Trentino è sacra. Lo dice anche il vescovo.
Che strano posto il Trentino, dove la politica – e lo ha fatto il Consiglio Provinciale approvando un lodevole ordine del giorno presentato dal consigliere civico Claudio Civettini – si sente in dovere di sensibilizzare i ristoratori a fare ciò che sembrerebbe naturale fare in un distretto turistico (e agricolo) che ha l’ambizione, o la velleità (?), di costruirsi una reputazione territoriale.
Che strano posto il Trentino, dove a volte ti capita di passare davanti alla vetrina di un negozio aperto ieri l’altro e ti cade l’occhio su una targhetta liberty style che reca il marchio (istituzionale) Bottega Storica (del Trentino).

photocredit: Paola Attanasio – Ostie