rossotrentinoQuesta mattina mi sono sorbito l’intemerata di un amico vignaiolo. Ero passato in cantina per parlare d’altro, ma alla fine ho dovuto rinunciare. L’amichetto era così incazzato che non mi ha lasciato aprire bocca. Quasi. Aveva appena scoperto che le nostre denominazioni, Doc e Igt, vengono sputtanate sul mercato dei grandi discount internazionali del vino. Mi sono permesso di dirgli che arrivava tardi. Questa, infatti, non è una cosa nuova, va avanti da anni. Ed è il punto dei punti della questione vino in Trentino. E, in verità, non solo in Trentino. Qualche mese fa ne avevamo parlato anche su questo blog. Ma non c’è stato niente da fare: era incazzato. Punto. E non voleva sentire ragione. Poco fa ho dato un’occhiata ai prezzi praticati sul discount elettronico Aldi-Sud. Forse la più grande bottega a prezzi stracciati d’Europa. In effetti siamo sempre alle solite: Doc Trentino (Merlot) e Valdadige Doc (Pinot Grigio e Chardonnay) e Igt delle Dolomiti (Bianco Vigneti delle Dolomiti) fra gli euro 2,59 (Pinot Grigio) e 1,99 euro (tutto il resto). In verità, siamo in buona compagnia: troviamo a prezzi stracciati anche cose altoatesine e perfino i Brunello di Montalcino DOCG (12,99). Insomma denominazioni trattate alla stessa stregua del vino da tavola. La questione è seria ma, mi pare, nessuno ha voglia di affrontarla. Igt, Doc e Docg usate dai grandi marchi (gli imbottigliatori industriali) non per valorizzare il territorio ma per indurre in tentazione, e in inganno, il consumatore poco consapevole. Mi tornano in mente le dichiarazioni-scandalo che il vicepresidente dei vignaioli dell’Alto Adige, Peter Dipoli, fece nel 2010 all’enoteca Grado 12 di Trento in occasione della presentazione di Vinea Tirolensis di quell’anno. Discorso impeccabile: territorio, denominazioni, industrializzazione, marchi, prezzi e valore. I temi fondamentali del dibattito, appunto. Ma quel suo discorso forzuto è rimasto lettera morta. Nessuno ne voluto cogliere il senso né la provocazione. E tutto è andato avanti come prima. E anche peggio di prima. Peccato, perché le sollecitazioni di Dipoli avrebbero meritato di essere raccolte. Prima di tutto per il nostro bene.

Domandina impertinente:

Doc e Igt trentine sono proposte dal grande retailer tedesco con il marchio Mario Collina, di proprietà di MGM – Mondo del Vino, azienda con sede direzionale a Forlì e base operativa in Piemonte a Priocca, provincia di Cuneo. Ma chi vende queste grandi partite con il certificato di denominazione a MGM? Io un’idea me la sono fatta. Ma non ve la dico.