Come farsi male… Capita, sì capita che sulla pagina di un quotidiano locale o anche sulla sua pagina Facebook si legga dell’allarme riguardante i pesticidi utilizzati in agricoltura,  i quali risulterebbero dannosi per le api, per i bombi, le farfalle, gli insetti acquatici e persino gli uccelli, e di conseguenza non possono mancare le tanto temute “possibili ripercussioni su tutta la catena alimentare”.

E’ normale, ormai ci siamo abituati, a questi allarmi infondati, e come operatore del settore non posso che infastidirmi nel leggere di questo. E le conseguenze sono danni commerciali ingenti ad un settore perennemente in crisi. Mi chiedo che cavolo di informazione sia mai questa, che non porta nessun beneficio a nessuno, consumatori compresi.

Io forse sono un po’ ingenuo l’ammetto, ma non sarebbe più serio se i giornalisti faceSsero un pizzico di approfondimento prima di sparare nel mucchio? Noi agricoltori siamo a disposizione, le nostre cooperative altrettanto disponibili a spiegare se solo ci fosse voglia di approfondire. Se solo lo si facesse si scoprirebbe un mondo (quello agricolo) che non si diverte affatto a buttare soldi all’aria trattando quando non necessario perché sono prodotti che costano un sacco di soldi; si scoprirebbe che ogni agricoltore è ben informato dei pericoli nel fare uso di questi prodotti e che ogni cinque anni deve fare un corso e sostenere un esame per l’abilitazione all’uso dei principi attivi nei campi; si scoprirebbe pure che da anni gli agricoltori debbono sottostare a dei protocolli esigenti, che se non rispettati prevedono sanzioni o addirittura l’esclusione dalla commercializzazione della propria frutta; si scoprirebbe poi che la flora e la fauna nei nostri vigneti non sta subendo nessun danno come testimoniato recentemente dal dottor Giacomo Assandri alla 9^ giornata tecnica della vite e del vino organizzata dalla Fondazione Edmund Mach. Bbasterebbe solo fare due passi nei campi per capire tutto ciò, ma si sa queste notizie non passano, non creano share; meglio lanciare un allarme, creare panico tra la gente, ecco quello passa, quello crea attenzione e garantisce vendite di copie.

Senza contare poi che sono gli stessi giornali farlocchi che qualche mese fa ci rassicuravano sul fatto che gli inglesi non avrebbero mai votato la Brexit, che Trump non avrebbe mai vinto le elezioni americane e che gli exit poll sul referendum costituzionale erano lì, al 50/50.

Ma se questa stampa è veramente così superficiale. non sarebbe il caso di ribellarci e come dice qualcuno votare con il portafoglio e boicottarla?