Oggi Südtirol domani magari Etna, la magia di degustare un vino non è forse racchiusa anche in questo?
La cantina forse del momento, visto gli acquisti fuori provincia, in Alto Adige produce tra i tanti vini anche questo: Elena Walch Pinot nero Riserva Ludwig 2014, 13,0% vol. Di un roso rubino carico, colpisce per le sensazioni che al naso ci offre, piccoli frutti rossi di sottobosco, penso ad un lampone delicato, vira verso la prugna, le ciliegie e le marasche, echi di rabarbaro. Il ventaglio si apre e pian piano esce ancora la sua complessità, chiodo di garofano, pepe nero, viola, cannella, grafite, leggera nota balsamica e ricordi di leggera tostatura, in bocca è avvolgente riempendo piacevolmente la cavità orale. Rimane un piacevole ricordo sapido con un tannino piacevolissimo!
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige
Elisabetta…È una grande noirista……grande. hai fatto ben a ricordarmelo .Ne scriveró
E' l'unica in trentino che ha saputo fare un pinot nero che ha nel suo retrogusto anche l'ambiente in cui è cresciuta la pianta, me ne sono accorto io che non sono un professionista come i sommelier, il suo pinot nero è riuscito a farlo aromatico. Probabilmente ha seguito la strada intrapresa da tempo dal Sudtirolo.
Non metto in dubbio che in sudtirolo il pinot nero lo sappiano far bene ma la cantiniera Dalzocchio di Rovereto non è da meno.
Calma…..