Prova a ripartire dalla Bassa Lagarina il ragionamento dei vignaioli attorno al Pinot nero. Dopo la prestazione deludente alle giornate del Blauburgunder di sabato scorso (nella top ten solo un trentino al settimo posto:  Maso Poli), viticoltori ed enologi lagarini provano ad interrogarsi sul presente e sul futuro di questovitigno e di questo vino. Da sempre considerato fra i più difficili da coltivare incampagna e da vinificare in cantina. Naturalmente, l’obbiettivo sempre quello di arrivare vicino ai grandi modelli francesi,tuttavia riuscendoci raramente. Questa sera alla trattoria «La Luna Piena»di Ala, cinque cantinieri e pinotisti noir lagarini, accanto ad un menu degustazione,proveranno a discutere fra di loro e con iconsumatori di queste cose. Ci sarannoGiuseppe Tognotti, di Maso Michei (Ronchi di Ala), Tiziano Tomasi, di Cadalora(Santa Margherita), Filippo Scienza e Barbara Mottini, di Vallarom (Masi di Avio),Martin Mainenti di Borgo dei Posseri (Ala)e Giovanni Turato, della Viticoltori in Avio.Sul tavolo, accanto alle prove di degustazione verticale – saranno presenti le annate dal 2006 al 2009 -, alcuni interrogativiattorno allo stile trentino del Pinot Nero,ancora in cerca d’autore e senz’altro diverso rispetto a quello ben strutturato edeciso del modello alto atesino. Un tentativo di riflessione che, fra l’altro, avvieneall’indomani dell’allarme di uno dei gurudel Noir altoatesino, l’ex vicepresidentedei vignaioli di Bolzano Peter Dipoli. Cheproprio ieri metteva in guardia i suoi colleghi altoatesini, ma il discorso può essere esteso anche al Trentino, dal rischio«moda» Pinot Nero: «Il problema è che granparte delle zone non sono adatte alla coltivazione di questo vitigno così esigentee in questo momento dato il successo commerciale che il Pinot nero dell’Alto Adigesta ottenendo c’è il rischio che per una pura scelta di opportunità il vitigno vengapiantato in zone fuori da quelle più». Si discuterà di tutto questo accanto ad unbicchiere di Noir, questa sera alle 20 adAla, in via Carrera all’osteria La Luna Piena, info 0464673030. (fonte Quotidiano l’Adige)