Anno: 2011

Qualche giorno fa, al Politecnico di Torino si è conclusa la sessione invernale delle lauree magistrali per una trentina di giovani specializzati in ingegneria gestionale. Istituto severo e ragazzi in gamba futuri dirigenti del Paese. Sui tavoli dell’Aula Magna dove si illustravano le tesi, si rincorrevano due parole, due concetti che non hanno ancora trovato posto nel linguaggio quotidiano. Deglobalizzazione

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Da qualche giorno, sul blog si discute di vino coop e di vino dei vignaioli. Ieri una commentatrice ricordava lo “scontro” giornalistico su L’Adige, avvenuto  qualche anno fa, tra il presidente della coop trentina Diego Schelfi e la reginetta del Teroldego Elisabetta Foradori. Era l’ottobre 2005. A rileggere oggi quelle parole  sembra di essere rimasti inchiodati a sei anni fa.

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A parziale correzione dei numeri pubblicati nel post precedente, scrivo ancora due righe. Il sito della Provincia trentino.coop stima in 227 mila i cooperatori trentini. Un numero che, quando lo lessi, a memoria, mi suonava male. Infatti, Diego Schelfi, presidente della cooperazione trentina, in questo campo di sicuro fonte più affidabile dell’assessore Panizza , in un’intervista di inizio dicembre al

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Questa mattina, anzi ormai ieri mattina, commentando l’elezione di Zanoni alla presidenza di Trentodoc, sulle Mille Bolle Blog di Ziliani, cercavo di dare un senso al profilo monocorde del Trentino, permeato dall’egemonismo cooperativistico. Però, scrivevo, in quel momento non avevo sotto mano i numeri che rappresentano la dimensione quantitativa del variegato e sistemico mondo cooperativo trentino. Ora che ho un

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Approfitto di questo momento di pausa per un’informazione utile (spero). E’stato pubblicato su Osservatorio del Vino il nuovo approfondimento di Primo Oratore circa un altro interessante concetto che gira attorno alle discussioni enoiche: quello di vino naturale. Lettura consigliatissima. Tiziano BianchiGiornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di

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Riprendo una notizia letta ieri sul quotidiano Trentino, che potete leggere qui. Purtroppo anche stavolta l’assessore al Turismo e all’Agricoltura non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo su una scelta che mi sembrava, e mi sembra ancora, assolutamente condivisibile: concedere alle cantine la possibilità di somministrare, in abbinamento al loro vino, anche pasti caldi a base di

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