Stimolato da Morgan Usai, che, come solito gatto sornione, ricorda il luogo comune di oggi, cioè che il nero fa…chic, dirò alcune cosette in tema di comunicazione visiva.

Premetto però che il nero – fatto documentabile – nella moda degli indumenti è di moda solo perché durano di più prima di andare in lavatrice. Naturalmente se ne nasconde altri (quelli delle intime, quotidiane esaltazioni umane) sono sempre a disposizione degli amatori del nero bagni schiuma, deodoranti, spray antiperonospora in confezioni con varianti tendenti a questo colore.

Per non annoiare i sempre attenti e rari estimatori, rimando subito a questo sito, che descrive con semplicità quel cromaticismo caro a Monet, Moggioli, De Chirico, Depero e tanti altri. E’ la scala di colore usata, con altre parole (tipo giallo paglierino) per descrivere le sfumature di un vino nella parte visiva della degustazione.

La premessa serve per dire che nelle varie avventure aziendal-vinicole trentine mi sono imbattuto in direttori, viticoltori proprietari, consulenti pseudo commerciali e così via, che alla presentazione ufficiale di un’etichetta o marchio vittimizzavano letteralmente i grafici creativi, per imporre i loro gusti. Se l’insieme “poteva andar quasi bene”, su colori e lettering c’era una battaglia simile a quella degli Altipiani…(1915-1918). Come professionista che avrebbe dovuto poter esprimere l’ultima positiva parola (Marketing Communications) ho trovato anch’io l’Uomo-Nero-di-Turno che ha inaugurato il nuovo test opinionale: “Chiamiamo la mia segretaria per vedere quale delle tre proposte le piace di più”; tradotto in trentino: “Ciamè la Dora che la è ‘nformada, vedem quale roba la ghe piase de pù!

Così ho visto nascere e morire depliant, marchi, etichette, seppelliti in cantina, vicino ai bancali di bottiglie vuote da riempire e vendere con le nostre Doc.

Molti aiutati dalla Provincia, altri vittime del fai da te imprenditorial-agricolo.

Torniamo subito al significato di ogni colore. Avete notato quello del modesto abitino di Curiosa & Sospettosa? Sono certo di sì! E se siete curiosi di conoscere che differenza passa tra il nero TrentoDoc e la splendida wine-girl, basta fare un altro giretto sul web: qui.

 

rotari Per terminare passiamo ad annunciare l’Award di agosto di Trentino Wine Blog: con Cosimo proponiamo la pubblicità “Rotari” apparsa nel gennaio 2007 sulla “Sale&Pepe”, Mondadori Editore, pagina progressivamente scomparsa.

Le due semplici domande sono :

  1. Quale colore di un’altra etichetta ricorda?

  2. Qual è l’errore che non si deve mai fare nella comunicazione visiva ?

A chi risponderà con esattezza per primo un omaggio del nostro blog: tris di Rotari acquistato a nostre spese e inviato via corriere all’indirizzo che ci sarà dato sulla nostra email, la cui riservatezza viene garantita dalla Legge sulla Privacy alla quale ci atteniamo sempre.