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Oggi sul quotidiano Trentino, il presidente vegano di Consorzio Vini, messo di fronte ai dati sconfortanti che raccontano di un Trentino maglia nera nazionale in tema di agricoltura sostenibile, recita un mea culpa a proposito della vicenda della deroga al divieto di impiego del Clorpyrifos, raccontata minuziosamente nelle settimane scorse dal nostro blog. Dice il presidente Bertagnoli, confermando le nostre perplessità iniziali: “E’stato un errore e forse anche la FEM avrebbe dovuto consigliarci meglio“. It’s ok, presidente.
Mi sembra una posizione, un’ammissione, coraggiosa la sua. Estremamente coraggiosa in un contesto sociale e politico dominato dalla sussiegosa omerta rispetto al potere costituito e alla cultura dominante. Tutt’altro stile rispetto a quello esibito dall’assessore  provinciale all’Agricoltura Michele Dallapiccola, che rispondendo ad un’interrogazione del consigliere provinciale Claudio Civettini, sulla medesima vicenda ha dichiarato: “Eventuali danni d’immagine per il settore potrebbe derivare invece dall’ingiustificato clamore mediatico che su questo caso si sta generando e che invece andrebbe presentato come esempio di corretta gestione di un disciplinare“.