Massì, sì. Lenin, il sandinismo, le sigarette. Il blend americano. Ma poi, poi questo cazzo di Chardonnay opulento, da mordere fino in fondo. Da succhiare fino all’ultimo. Che ti pare un’albicocca matura con cui fare all’amore. Come il culo di Margot, il più bel culo di Parigi. Quando Parigi è a gambe aperte. Uno Chardonnay. Un culo. Uno Chardonnay. Un
Continua a leggere...Fioccano gli enoconsigli per il brindisi del primo dell’anno. E con loro le castronerie. Su Winefolly un post parla, con intenzioni lodevoli e meritorie sia chiaro, degli spumanti italiani e avverte che “se vedete il Prosecco rosé, sappiate che il colore rosa deriva dall’aggiunta di un tocco di Pinot nero (Pinot Noir); il che gli conferisce aromi di pesca e fragola”.
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