La notizia è di dominio pubblico da qualche ora. Carlo Debiasi, il direttore di Cantina Toblino che aveva sognato e provato ad agire la prassi dell’autonomia e del territorialismo, ha mollato. Con una email inviata venerdì sera al CdA della coop si è dimesso dal vertice della cantina cooperativa più prestigiosa del Trentino. Le voci di corridoio lo danno in rapida marcia di avvicinamento alla Real Casa dello spumante. Le motivazioni, forse, le leggeremo domani sulla stampa locale e di settore. Ma l’impatto di queste dimissioni sul regime-vino locale, è facilmente prevedibile: Toblino tornerà strutturalmente e funzionalmente nell’arcipelago multinazionalista di Ravina. E così anche la penultima cantina trentina abitata da qualche sussulto di pluralismo sarà stata messa in riga. In modo da educare anche l’ultima (Produttori di Trento). Con buona pace di noi sognatori e amatori della Nosiola e del Vino Santo. E con buona pace di chi dice, politici di destra e di sinistra in primis, di amare il Trentino. Ma che invece ha delegato la gestione del territorio e della filiera agroalimentare all’imperialismo mercificato delle multinazionali. #seguirabrindisi
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Chiacchiere di caneva dicono che ne sia recentemente saltato anche uno (Direttore) in una cantina gruppo Cavit a nord, molto a nord, quasi Alto Adige. Con molto meno clamore mediatico perché è una cantina piccola e con meno visibilità globale, ma se questa chiacchiera fosse vera questo potrebbe forse essere un ulteriore indizio? Ai posteri l’ardua sentenza!
l’è ‘na vendema che fa paura!
l’è ‘na questiom de ua poc maura!
l’è ‘na storiela de zent soto misura!
con en poc de soldi e con en poc de paura
se farà ‘sta vendema perchè…
la maturità fenolica,il tenore zuccherino e il patrimonio
acidico,anche quest’anno hanno raggiunto i valori che consigliano lo staccco dei grappoli e la loro trasformazione da parte degli organismi unicellulari chiamati lieviti, nel liquido alcolico chiamato vino!
che professionalità!
che attaccamento alla ditta!
che ritardatario(doveva dimettersi quando hanno reintegrato tomazzoli)!
a volte,drammaticamente,le ragioni sono elementari……..e gli uomini ricambiabili.tutti!
Ragioni talmente elementari che sono drammaticamente di difficile comprensione.. purtroppo..
Considerazione che non fa una piega. Chapeau!