I soldi pubblici non arrivano e sale la temperatura fra i soci della cantina sociale di Avio. Dibattito serrato l’altra sera nella prima delle due assemblee frazionali, quella di Sabbionara, messa in calendario dal cda della coop vitivinicola. Questa sera, invece, si incontreranno i soci di Avio centro. L’indebitamento della cantina, il tracollo dei rendimenti e il vuoto dirigenziale, sono i temi che stanno cominciando a preoccupare pesantemente i conferitori della bassa Lagarina, trentina e veneta. Temi che sono usciti allo scoperto anche l’altra sera a Sabbionara. Dove è stato annunciato anche l’imminente cambio alla direzione. Mattei Mattei, l’attuale direttore, è infatti pronto a fare le valige per trasferirsi in Friuli. Sul nome di chi lo dovrà sostituire, per il momento, tuttavia, sono trapelate solo indiscrezioni. E’ stato fatto il nome di uno degli enologi di punta del Trentino, Gianni Gasperi. Notizia confermata dal presidente Libera che tuttavia ha messo le mani avanti: “Con Gasperi abbiamo cominciato a parlare e tuttavia non abbiamo ancora presa alcuna decisione”. La scelta sul nome di chi dovrà prendere il timone gestionale della coop, quindi, per il momento sembra congelata, mentre Mattei ha annunciato la sua imminente partenza. Il tema dei finanziamenti pubblici, che dovrebbero attingere al famigerato piano vino della Provincia (61 milioni di euro), è stato toccato, si diceva, anche l’altra sera a Sabbionara: dai soci è emersa un’insistente preoccupazione circa il loro futuro e il futuro del loro conto in banca. Esclusa ormai definitivamente il ricorso allo strumento del lease back – il risicato patrimonio immobiliare della cantina, non lo consente -, Libera ha assicurato che “le misure sono già in cantiere: si tratta di concordare con cooperfidi uno strumento adeguato che consenta di abbattere in maniera significativa gli oneri di ammortamento”. Dall’assemblea di Sabbionara, mercoledì sera, sono emerse anche le prime perplessità circa il ruolo dei soci veneti della cantina: il 15 % della base sociale che contribuiscono a comporre il 40% del prodotto incantinato proveniente dall’alto veronese. Sotto accusa la tabella unica dei prezzi che consente ai produttori veneti di ottenere una remunerazione pari a quella dei soci trentini, sebbene i prezzi delle uve veronesi siano significativamente inferiori: “Noi guardiamo al bene complessivo dell’azienda non possiamo introdurre elementi di discriminazione fra i soci”, è stata la risposta di Libera. Presentati alla frazionale di Sabbionara anche i due nuovi amministratori della cantina entrati nel cda dopo le dimissioni di Marino Marini e Sergio Pavana. Sono Manuel Salvetti e Roberto Secchi, primi dei non eletti alle ultime frazionali. Sarà comunque l’assemblea generale d’autunno a doverli confermare. Questa sera, ore 20 teatro parrocchiale, nuovo round con i soci di Avio.